E’ in via di approvazione la legge a tutela delle professioni non regolamentate, ovvero che non hanno un ordine a cui aderire. Si tratta di un bel passo in avanti, quindi, anche per la nostra professione, troppo spesso non riconosciuta o, peggio, usata da chi ne ignora le specifiche competenze. 

Ci sono voluti anni affinché l’Italia recepisse una direttiva europea che, in buona sostanza, cerca di abbattere le cosiddette “caste” – per la verità ancora presenti nel nostro Paese – e al contempo promuove la formazione continua delle professioniste e dei professionisti a vantaggio sia dell’utenza finale, sia della professione nel suo complesso accrescersi. In una società multi dimensionata come la nostra è indispensabile poter attingere ad una fonte che dispensi qualità e competenza sotto le innumerevoli forme che il mercato del lavoro richiede. E va da sé che nel nostro caso la fonte che può garantire professioniste e professionisti con tali caratteristiche – qualità e competenza, appunto – è la nostra associazione che da anni opera in tal senso e che ora, più che mai determinata, intende assumere pienamente i dettami di una legge che ha inseguito tenacemente per molti anni. Un vento nuovo soffia sul mondo delle professioni in Italia e la Sociologia ha le vele ben spiegate per navigare. Roberta Bettoli